A partire dalle foto storiche del quartiere San Berillo di Catania esplora opere e artisti che hanno contribuito a ridisegnare la percezione del luogo. Fotografia, letteratura, musica e soundscapes, cinema e serialità, teatro e performance sono gli ambiti che ruotano intorno al racconto dell’area dalla metà del Novecento a oggi contribuendo dall’interno a rimodellare l’immaginario dello spazio. Per saperne di più e conoscere il progetto che offre contenuti online e percorsi virtuali scarica la scheda del progetto.
DownloadNel 1882 fu affidato a Bernardo Gentile Cusa il compito di progettare il ‘risanamento’ del quartiere per collegare con un’unica strada la Stazione Ferroviaria Centrale, nata alla metà dell’Ottocento, e piazza Stesicoro Si pensò allora per la prima volta allo ‘sventramento’ di parte del quartiere San Berillo posto in mezzo ‘sanando’ un’area in parte ‘degradata’ per lasciare spazio a servizi finanziari e commerciali.
Viene ideato un Programma di fabbricazione che investe la parte sud della città. Il piano prevedeva un’ampia zona destinata alla ferrovia, ai mercati generali, una zona industriale, un’area boschiva e zone di edilizia tra il porto al centro di Catania fino alla zona dell’attuale aeroporto e Zia Lisa.
Il progetto di ‘sventramento’, che portò alla cancellazione del tessuto artigianale e popolare del centro, per collegare Piazza Stesicoro alla Stazione Ferroviaria Centrale non fu completato e in gran parte annullato dalla costruzione a metà del percorso di un grande edificio e Piazza della Repubblica che interruppero il percorso in linea retta. Molti erano i vuoti, le ‘voragini’ (Corso Martiri della Libertà), lasciate incomplete che hanno determinato una ferita per la città di Catania. Gli abitanti che persero le case furono in parte spostati nel ‘nuovo’ San Berillo: il quartiere San Leone.
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